Caravaggio e Barocci

titolo | Caravaggio e Barocci |
sottotitolo | Capolavori a confronto |
Argomento | Libri Cataloghi Mostre |
Collana | Cataloghi mostre |
Editore | Gebart |
Formato |
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Pagine | 16, 12 ill. |
Pubblicazione | 2010 |
ISBN | 9788898302260 |
Il catalogo è dedicato alla mostra urbinate che mette a confronto alcuni capolavori di due grandi artisti della pittura secentesca: Caravaggio e Barocci.
Si tratta del San Francesco in meditazione, dipinto autografo del Caravaggio, già nella chiesa di San Pietro a Carpineto Romano e ora presso la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma – e della copia, con il medesimo soggetto, proveniente dalla chiesa romana della Concezione e realizzata da un valente “falsario”, ma che alcuni studiosi ancora ritengono autentico – e dei dipinti del Barocci le Stimmate di san Francesco e il Perdono di Assisi, con i quali l’artista urbinate reinventa il tema francescano, caro alla pittura della Controriforma.
Il volume è corredato da due saggi che illustrano questi quattro esempi profondamente diversi sotto il profilo stilistico e iconografico, che però si guardano a distanza e si allineano nello sviluppo storico, rappresentando soluzioni diverse alle esigenze rappresentative dell’arte tra Cinque e Seicento.
Si tratta del San Francesco in meditazione, dipinto autografo del Caravaggio, già nella chiesa di San Pietro a Carpineto Romano e ora presso la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma – e della copia, con il medesimo soggetto, proveniente dalla chiesa romana della Concezione e realizzata da un valente “falsario”, ma che alcuni studiosi ancora ritengono autentico – e dei dipinti del Barocci le Stimmate di san Francesco e il Perdono di Assisi, con i quali l’artista urbinate reinventa il tema francescano, caro alla pittura della Controriforma.
Il volume è corredato da due saggi che illustrano questi quattro esempi profondamente diversi sotto il profilo stilistico e iconografico, che però si guardano a distanza e si allineano nello sviluppo storico, rappresentando soluzioni diverse alle esigenze rappresentative dell’arte tra Cinque e Seicento.